IL SOGNO SEGRETO DI LUCA
E continuate a
svelarmi i vostri sogni, più o meno ad occhi aperti.
Quando inviate i messaggi privati, raccontandomi i vostri più
nascosti desideri, a volte mi viene il
sospetto che dietro i cosiddetti sogni,
si celino delle vere e proprie esperienze di vita vissuta.
D’altronde vi capisco: per voi sono sempre una sconosciuta
valvola di sfogo e se mi aprite il vostro cuore, pur dipingendo i vostri
racconti con l’aggiunta di qualche fantasia, che cosa importa?.
Tutto va bene, tutto fa bene all'amore, al rapporto di
coppia, alla propria personalità e sessualità, alla sicurezza in se
stessi: Oltretutto diciamocelo
francamente, a chi non piace veder messo
per iscritto il nostro vissuto?
Ecco qui di seguito il testo di un messaggio pervenutomi
ieri sera: chiameremo Luca l’uomo che mi ha contattato raccontandomi il suo sogno ad occhi aperti.
Cara Adriana, ciao, mi chiamo Luca, ho 38 anni e lavoro in un ufficio dove
sono sempre a stretto contatto con tante belle ragazze. Oltretutto il mio DIRETTORE
è una signora molto bella che non da confidenza a nessuno.
Arriva la mattina in ufficio e io inizio a pensare: dove
avrà dormito? Con quale uomo o donna avrà diviso il letto? Qualcuno avrà accarezzato quella pelle così
delicata e massaggiato quel suo culo così sodo?
Come la vedo varcare la soglia, i miei pantaloni si
gonfiano, (perdonami Adriana ma credo che tu abbia capito che cosa intendo).
Per fortuna sono seduto e la parte inferiore del mio corpo è nascosta dalla
scrivania.
Se poi, per caso incrocio il suo sguardo perché deve
comunicarmi qualcosa, oppure mi nota sfilandomi davanti, sono capacissimo di
non riuscire nemmeno a formulare un pensiero logico. E tu dirai cara Adriana: “ma dai, Luca, dille qualcosa, invitala per un
caffè. “E io ti risponderei che non è possibile! Altro che caffè, io butterei a
terra tutto ciò che ho sulla scrivania, la prenderei e ce la sbatterei sopra.
Anche adesso mentre scrivo sudo freddo e vedo rosso solo a pensarci. Lei sarebbe sotto di me ed io le
farei sentire il mio alito caldo e voglioso. Lei mi guarderebbe negli occhi
anche con un certo timore e a me piacerebbe ancora di più. Poi le prenderei le
braccia e gliele imprigionerei con una mano in alto sopra la testa, e con
l’altra le alzerei quella gonna così attillata, magari strappandogliela anche
un po’.
Sono sicuro che sotto ha il reggicalze nero e il perizoma piccolo
piccolo: lo dico perché dopo tutte le radiografie che le ho fatto in questi
mesi, credo che la sua gonna copra quello che immagino. Lei è lì indifferente a
tutti noi, che non degna nessuno di uno sguardo e beve il caffè del
distributore: io, con la biro in bocca, la osservo mentre con la fantasia è
schiacciata dal peso del mio corpo.
Le mutande gliele ho già strappate, e le ho pure annusate: e che profumo di passera vogliosa! Il profumo di quella donna farebbe arrapare
anche un pinguino ibernato! Nel mio sogno la fisso diritto negli occhi e con la mano libera abbasso la
cerniera dei miei jeans e libero la BESTIA.
Si, perché ora è così possente che sembra ruggire come una
belva in gabbia che vuole carne per i
suoi denti. Rallento con la fantasia, mi tiro indietro, qualche volta
immagino che lei si dimeni e urli, altre volte le allargo le gambe e lascio
immaginare a te il seguito.
Altre volte invece lei urla così forte che io sono obbligato
a ficcarle in bocca le sue mutandine intanto che la scopo, oppure lei cerca di
liberarsi e io la prendo a sberle, non tanto forti però.
Ecco cara Adriana, adesso conosci una delle mie fantasie e ne
ho anche altre. Ma ora devo proprio lasciarti.
Grazie di avermi ascoltato, spero che tu mi pubblichi.
Ed ecco pubblicato IL TUO SOGNO, caro Luca. Ora tutti lo conosceranno e magari ti daranno dei consigli.
CHE COSA CONSIGLIATE A LUCA?